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Come vivi la balbuzie? 4 passi per star bene fin da subito.

09/01/2020 | Balbuzie | 0 commenti

“Con questo limite della balbuzie non andrò da nessuna parte”
“Fino a quando non avrò risolto il problema non potrò essere felice”
“Ho l’autostima sotto i piedi, non mi sento all’altezza degli altri”
“Con la paura e la vergogna, non riesco a far nulla, sono una frana”

Chissà quante volte ti sarai ripetuto queste parole… In questa società orientata sulla performance, sul perfezionismo e sull'”immagine precofenzionata”, ogni “difetto” viene visto come una debolezza, un male da estirpare al più presto. Il fatto di non raggiungere un determinato standard, di non essere all’altezza delle aspettative pressanti del mondo esterno, di essere “mancante” in certi aspetti della personalità provoca malessere, ansia, tristezza e frustrazione.

Quando l’immagine, falsata dai modelli di perfezione, che ti sei costruito non corrisponde alla tua vera natura scatta in automatico la lotta interna con conseguente calo dell’autostima. “Devo migliorare” “Devo smetterla di balbettare” “Devo essere più forte e più sicuro di me” Devo, devo, devo: in questo senso, autoconvincersi significa solo dare ordini a se stessi. Ma come puoi pensare di star bene se persino tu, anzi tu per primo, tratti te stesso come un cagnolino? I cani obbediscono, sono addomesticati.

Come puoi pensare che dandoti ordini e addomesticandoti, smetterai di sentirti debole? Sei tu che ti giudichi “sbagliato”, non gli altri! Le regole che ti imponi, i giudizi che esprimi su te stesso e sulla tua condizione, i modelli di perfezione che cerchi di raggiungere, spesso sono causa scatenante del malessere che provi più della balbuzie stessa! “Ciò che turba gli uomini non sono le cose, ma le opinioni che essi hanno delle cose” Diceva il grande filosofo greco Epitteto, e in questo è nascosto un grande insegnamento: dal silenzio nasce la pace. Premesso ciò, ora ti mostrerò i 4 step utili per ritrovare subito la serenità e la pace interiore: Perché la felicità non è un qualcosa da raggiungere, ma un qualcosa già presente all’interno del tuo meraviglioso essere!

1. Accetta e accogli

Quando si manifesta un disagio, la prima cosa da fare è quello di accoglierlo in silenzio e senza commenti. Cercare una causa, provare a mandarlo via, chiedersi “perché?”, collegarlo ad un evento, stare ore ed ore a ripensarci, è totalmente inutile, oltre che dannoso. Nel mondo dell’anima non esiste il nesso di causalità ma forze inconsce che premono per venire alla luce. Se arriva un disagio è perché deve svolgere una funzione trasmutatrice e paradossalmente mandarlo via sarebbe come scacciare il nostro “salvatore”. “Ora sento la tristezza, e non ho niente da dirmi, le lascio spazio e accolgo il suo messaggio” questo è ciò che puoi dirti, quando arriva un disagio.

Se qualcosa dentro di te, quindi un tuo prodotto, ti fa sentire triste perché negarlo e non dargli ascolto? Esistono, forse, emozioni di serie A o di serie B? Pensi che l’intelligenza profonda che ti abita, che da una cellula fecondata ha plasmato l’essere unico e perfetto che sei, senza indugi, remi a tuo sfavore? C’è un sapere, un intelligenza, un immagine segreta che ti guida verso la tua realizzazione, ciò che devi fare è assecondarlo anche quando non ti piace, anche quando manda dei disturbi… allora il disagio andrà via da solo, senza che nemmeno te ne accorga.

“Ciò che neghi ti sottomette, ciò che accetti ti trasforma”
Carl Gustav Jung

2. Elimina giudizi, regole e opinioni

Come detto in precedenza, il giudizio che hai sulla tua condizione è spesso causa del tuoturbamento. Dirsi ogni volta che balbettare è sbagliato, che starai bene solo quando avrai risolto i tuoi problemi e più in generale che solo quando le regole che ti sei imposto saranno rispettate troverai la pace, può portarti a confinarti in uno spazio angusto mettendo dei paletti ben delineati alla tua felicità. Ma la felicità è uno stato interno sempre presente che si manifesta spontaneamente nel momento in cui smetti di mettergli delle condizioni. Pensi che una rosa si maledica per avere le spine? O che un albero curvo critichi la sua forma?

Per questo è importante chi ti accetti e ti ami per ciò che sei, con tutte le tue sfacettature e contraddizioni che ti rendono diverso da tutti gli altri! Ciò non significa arrendersi all’immobilità, anzi, serve a superare le difficoltà senza sentirti costantemente sotto il tuo esame critico e diventando il miglior alleato di te stesso.

“Spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare più dall’opinione che non dalla vera
sostanza della cosa stessa.”
Lucio Anneo Seneca

3. Guarda altrove

Quando c’è un problema, spesso il problema diventa il centro dei propri pensieri e delle proprie giornate. Ma ti sei mai chiesto se oltre il “problema” c’è dell’altro? Perso tra pensieri e azioni automatiche, è probabile che non ti sia neanche venuta l’idea per farlo. Per questo ciò che puoi fare è prenderti qualche minuto tutto tuo perfarti queste domande:
“Cosa mi piace?”
“Cosa mi caratterizza?, in che cosa sono bravo?, cosa mi riesce facile?”
“Cosa posso fare per rendere questa giornata perfetta?”
“Quali sono le cose che mi fanno battere il cuore di gioia?”
“Cosa farei se non avessi questo problema?”

Potrei continuare all’infinito ma il concetto è semplice: Sposta l’attenzione dal problema a ciò che ti piace, ciò che ti apassiona o che vorresti fare. Ti renderai conto che, oltre, c’è un mare di passioni, possibilità, relazioni, piaceri a tua disposizione che aspettano solo di essere vissute. Sposta lo sguardo e troverai la soluzione!

“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.”
Mark Twain

4. Spazio all’ironia

Ricordo che diversi anni fa conobbi una ragazza tretraplegica immobilizzata dalla vita in giù e costretta sulla sedia a rotelle. Ciò che mi stupii fu la sua spiccata autoironia sulla sua condizione:”mi sono svegliata con la ruota sbagliata” diceva ridendo. Questo mi ha insegnato come si possa dissacrare una situazione e renderla divertente nonostante sia problematica.

Tutti abbiamo delle stranezze: chi balbetta, chi ha i denti storti, chi è timido, chi è imbranato e così via… ridere delle proprie imperferzioni è l’arte di chi si fa scivolare la vita senza avere macigni sulle spalle. Per questo quando ti capita di balbettare o sentirti in imbarazzo, fai una battuta e ironizza capovolgendo la situazione. Nota come cambia la percezione!

“Se possiamo ridere di una cosa, possiamo anche cambiarla.”
Richard Bandler

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